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J S Bach Mattheus Passion Somary English C O (Lossless Flac Oper

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[SIZE=12][color=blue]Johann Sebastian Bach MATTHEUS PASSION[/SIZE][/color]

[color=green]:::->Cover<-:::[/color]



originaly recorded 1977
CD Vanguard 1992 ADD

Ernst Haefliger (tenor) - Evangelist
Barry McDaniel (baritone) - Jesus
Elly Ameling (soprano) - Arias
Birgit Finnilä (contralto) - Arias
Seth McCoy (tenor) - Arias
Benjamin Luxon (bass-baritone) - Arias, Pilate
Patricia Clark (soprano) - First Maid
Julie Kennard (soprano) - Pilate's Wife
Shirley Minty (alto) - Second Maid, First Witness
Vernon Midgely (tenor) - Second Witness
John Noble (baritone) - High Priest, First Priest
Leslie Fyson (bass-baritone) - Judas, Second Priest
Neilson Taylor (bass-baritone) - Peter

Ambrosian Singers
Desbrough School Boys' Choir
English Chamber Orchestra
Johannes Somary, conductor

CD1 (72'27)

01 Kommt ihr Tochter, helf mir klagen
02 Da Jesus diese Rede vollendet hatte
03 Herzliebster Jesu
04 Da versammelten sich die Hohenpriester
05 Ja nicht auf das Fest
06 Da nun Jesus war zu Bethanien
07 Wozu dienet dieser Unrat
08 Da das Jesus merkete
09 Du lieber Heiland du
10 Buss' und Reu'
11 Da ging hin der Zwolfen einer
12 Blute nur, du liebes Herz
13 Aber an ersten Tage
14 Wo, wo willst du
15 Er sprach Gehet hin
16 Ich bin's, ich sollte bussen
17 Er antwortete und sprach
18 Wiewohl mein Herz in Tranen schwimmt
19 Ich will Dir mein Herze schenken
20 Und da sie den Lobgesang
21 Erkenne mich mein Huter
22 Petrus aber antwortete
23 Ich will hier bei Dir stehen
24 Da kam Jesus mit ihnen zu einem Hofe
25 O Schmerz
26 Ich will bei meinem Jesus wachen
27 Und ging hin ein wenig
28 Der Heiland fallt vor seinem Vater nieder
29 Gerne will ich mich bequemen
30 Und er kam zu seinem Jungern
31 Was mein Gott will
32 Und er kam und fand sie aber schlafend
33 So ist mein Jesus nun gefangen

CD2 (51'21)

01 Und siehe, einer aus denen
02 O Mensch, bewein' dein' Sunde gross
03 Ach, nun ist mein Jesus hin!
04 Die aber Jesum gegriffen hatten
05 Mir hat die Welt truglich gericht't
06 Und wiewohl viel falsche Zeugen herzutraten
07 Mein Jesus schweigt zu falschen Lugen stille
08 Geduld, Geduld
09 Und der Hogepriester antwortete und sprach
10 Da speieten sie aus in sein Angesicht und schlugen
11 Wer hat dich so geschlagen
12 Petrus aber sass draussen im Palast
13 Da hub er an, sich 'zu verfluchen und zu schworen
14 Erbarme dich
15 Bin ich gleich von dir gewichen
16 Des Morgens aber
17 Und er warf die Silverlinge in den Tempel
18 Gebt mir meinen Jesum wieder
19 Sie hielten aber einen Rat und kauften
20 Befiehl du deine Wege
21 Auf das Fest aber hatte der Landpfleger
22 Wie wunderbarlich ist doch diese Strafe!

CD3 (72'12)

01 Der Landpfleger sagte
02 Er hat uns allen wohlgetan
03 Aus Liebe will mein heiland sterben
04 Sie schrieen aber
05 Erbarm' es Gott!
06 Können Tränen meiner Wangen
07 Da nahmen die Kriegsknechte
08 O Haupt voll Blut und Wunden
09 Und da sie ihn verspottet hatten
10 Ja! Freilich will in uns das Fleish
11 Komm, süsses Kreuz
12 Und da sie an die Stätte kamen
13 Desgleichen schmäheten ihn
14 Ach, Golgotha
15 Sehet, Jesus hat die hand
16 Und von der sechsten stunde an
17 Wenn ich einmal soll scheiden
18 Und siehe da, der Vorhang
19 Am Abend, da es kühle war
20 Mache dich, mein Herze, rein
21 Und Joseph nahm den Leib
22 Nun ist der Herr zur Ruh' gebracht
23 Wir setzen uns mit Tränen nieder


La Passione Secondo Matteo rappresenta probabilmente la rivelazione più alta del genio di Bach. La sua prima Passione, quella ispirata al Vangelo secondo Giovanni è di certo più drammatica, realistica e carica di pathos. Possiede la forza espressiva e travolgente di un'opera sacra. La seconda, a dispetto delle dimensioni più ampie e del suo aspetto formale, ci appare invece come una sorta di meditazione e confidenza.




L'unità di quest'immensa composizione è assicurata dai richiami tematici, ingenuamente simbolici, dall'onnipresenza del corale, da un recitativo sempre arioso e di aulica compostezza. Johann Sebastian Bach (Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750), va detto, era un tipo di musicista teologico, il cui talento era costantemente rivolto Ad maiorem Dei gloriam. Uno dei rari musicisti, nella Storia musicale di ogni tempo, per i quali la fede risultava essenziale e funzionale alla creazione artistica: principio e scriminante dell'opera globale.

Esaurita la cantata, Bach si rivolgeva all'ultima forma sacra: la Passione di Cristo. Questa rappresentava per davvero il sublime compimento dell'epoca e dello stile barocco. Egli esaurisce la forma-Passione in due, tre prove originali, così come Beethoven esaurirà in seguito la forma-Messa in due opere fondamentali (Missa Solemnis e Messa in Do minore).

Delle cinque Passioni bachiane ne sopravvissero solo due (San Matteo e San Giovanni), mentre di un'altra (San Marco) è giunto sino a noi solo il testo, in quanto l'unica copia conosciuta andò purtroppo distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e pertanto ne restano attualmente solo alcune parti musicali nella forma originaria delle Cantate n. 54 e 198, oltre ad un movimento che ritroviamo in forma riveduta nell'Oratorio di Natale.

Le altre due Passioni sono invece andate integralmente perdute. Recenti studi sulle Passioni di San Giovanni e San Matteo hanno messo in luce che alcuni movimenti sono originati da una precedente Passione, redatta in un periodo anteriore all'attività creativa di Bach a Lipsia (probabilmente trattasi del periodo Weimariano).
Le tre opere conosciute dai posteri obbediscono comunque al medesimo schema della Passione-Oratorio nel senso della tradizione "Historica", dove il testo biblico, mantenuto integralmente, viene inframmezzato da corali e da pezzi (numeri) contemplativi, a carattere di madrigale, su versi di libera invenzione.
Altra caratteristica fondamentale delle Passioni bachiane è l'inconsueta abbondanza di corali, in una scrittura a quattro parti estremamente dolce ed espressiva. La vicenda della Passione Secondo Matteo, con il suo doppio coro risulta meno complessa ed articolata di quella Secondo Giovanni, anche se non del tutto chiare. La data della prima esecuzione è stata identificata nel 1727, ma a causa di alcune lacune delle fonti non è possibile stabilire quali episodi siano derivati da una precedente Passione.

Comunque sia, la Passione Secondo Matteo fu concepita dal Picander, autore del libretto, come insieme unitario ed organizzato; l'ampio spazio concesso alle arie e ai pezzi madrigalistici conferisce, peraltro, a tutta la scrittura del capolavoro dimensioni quasi ciclopiche.

Una peculiarità d'antica tradizione era poi l'intervento degli archi tesi a creare un'aura mistica nell'accompagnamento dei recitativi di Gesù.
Questa Passione fu chiaramente progettata come un tutto unitario, cosa che non avvenne per la Passione Secondo Giovanni: lo testimoniano le relazioni esistenti tra i corali, la distribuzione delle tonalità e l'abbinamento dei movimenti.
Essa ebbe almeno due esecuzioni, di cui si ha oggi notizia attraverso le fonti: nel 1736, con la parte del basso continuo rigorosamente divisa tra i due cori, la viola da gamba al posto del liuto e dopo il 1740 con alcune modifiche esecutive ed alcune revisioni minori.

Peraltro, avvicinarsi alla (forse) più amata opera di Bach, superando la "montagna" di contaminazioni e detriti critici e cronologici, può anche apparire a molti un'impresa disagevole e complicata. Né taceremo il disagio nel constatare come nessuno degli indizi che ci permetterebbero - almeno in teoria - di attribuire una data certa alla Passione Secondo Matteo, venga in nostro aiuto, se si esclude un riferimento indiretto delle carte del sommo Autore.

La partitura autografa e le parti separate, che sotto diverse segnature si trovano alla Biblioteca di Berlino, furono ereditate dal figlio Carl Philip Emanuel e sono quelle scritte nell'inventario del suo Nachlass, che contengono la versione del Venerdì Santo 1736, replicata nel 1744 e forse anche nel 1749.

La Passione di Matteo consta di ben 78 numeri. Tolti i pezzi sul testo evangelico, i semplici corali armonizzati, restano 28 pezzi contemplativi, i grandi cori di introduzione e conclusione, la fantasia su corale che chiude la prima parte, le arie con coro, le arie solistiche con e senza coro, i recitativi ariosi. Da questi 28 numeri, vanno tolti la fantasia, che sappiamo estrapolata dalla Johannes Passion, più sei pezzi precedentemente composti da Bach per un'altra Passione (sempre scritta dal Picander nello stile di Brockes).






[color=green]:::->Dati Tecnici<-:::[/color]

[color=red]FLAC[/color]

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